A proposito di... Daniela Álvarez (e di Ac2ality)
Con questa nuova intervista internazionale di "A proposito di" vi presento l'eccezionale caso di Ac2ality, il più grande media outlet europeo su TikTok seguito da più di 4,4 milioni di persone
Nel mese di giugno del 2020, poco dopo il primo lockdown dovuto all’emergenza sanitaria, in Spagna nasce
: una “startup di notizie” presente in tutte le piattaforme che si rivolge a un pubblico di madrelingua spagnola. Soltanto su TikTok arriva ad aggregare una comunità di più di 4,4 milioni di persone.L’intuizione di raccontare le notizie su TikTok (e il merito di averci costruito sopra un’impresa di successo) è di Daniela Macarena Álvarez, la protagonista di questa intervista, insieme alle socie Gabriela Campbell, Paula Muñoz e María Murillo.
Faccio un passo di lato, per contestualizzare il “peso” di questa cosa: sul totale di 58,96 milioni della popolazione italiana, secondo l’ultimo rapporto di WeAreSocial sono 50,78 milioni gli italiani che accedono attivamente alla rete e che utilizzano internet per quasi 6 ore al giorno (5h 55min) passando quasi 2 ore sui social (1h 48min).
Tutti questi numeri per arrivare a dire che, in Italia, l’utilizzo di TikTok secondo la ricerca si attesta al 38% delle persone tra i 16 e i 64 anni, il che rappresenta un volume (e un mercato) enorme.
Chiaramente l’insieme di persone che parlano l’italiano nel mondo è sensibilmente inferiore a quelle che parlano lo spagnolo, tuttavia se azzardiamo uno paragone (concedetemi questa semplificazione) e consideriamo soltanto gli utenti spagnoli, possiamo notare che la percentuale di persone che utilizzano TikTok è di poco superiore a quella del nostro paese (42,1%).
Per questo ritengo che su TikTok ci sia ancora uno spazio enorme da conquistare, nonostante qualche timido tentativo di portare le notizie in italiano dentro questo social. E l’esperienza di Ac2ality ne è la piena dimostrazione.
I più celebri casi italiani su cui, in qualche modo, ritrovo similitudini con l’esperienza di Ac2ality sono senza dubbi
e che però hanno iniziato e sviluppato il loro percorso partendo da Instagram (per approfondire queste storie vi rimando alla bella chiacchierata con Silvia Boccardi per Will Media e con Bianca Arrighini per Factanza sul podcast).Ok, basta con le premesse. Ora la parola a Daniela!
Ciao Daniela! Sono felice che tu abbia accettato il mio invito, non vedevo l'ora di scambiare quattro chiacchiere con te. Come al solito inizio con una domanda banale, per rompere il ghiaccio... come sei finita nel mondo del giornalismo e dei media?
Allora, io non ho mai studiato giornalismo, e la verità è che il mondo del giornalismo non mi interessava affatto. Quello che mi interessava era rimanere informata. Mi appassionava davvero. Ricordo perfettamente di guardare le notizie da bambina e pensare, "Vorrei sapere cosa stanno dicendo nelle notizie." Immagina un po’... quando sei un bambino e ascolti le notizie... beh, non capisci niente di quello che sta succedendo. Forse è per questo motivo (o perché non avevo idea di cosa volessi fare da grande) che ho studiato Politica e Relazioni Internazionali. Dopo essermi laureata a Londra insieme alla mia amica Gabriela, che è ora la mia socia, per puro caso sono stata assunta presso la Missione di Spagna presso le Nazioni Unite. Lì, il mio lavoro consisteva nel riassumere le riunioni dell'ONU. Alla fine il mio lavoro si è trasformato nel riassumere ciò che stava accadendo nel mondo. Per farlo, leggevo molta stampa nazionale e internazionale e mi sono resa conto della discrepanza tra il modo in cui noi giovani parliamo e il modo in cui ci parlano i giornalisti.
Ac2ality, anche se ha caratteristiche uniche, rispecchia modelli comunicativi che si sono diffusi in modo particolare nel corso degli ultimi tre anni e che hanno ricevuto un grande impulso durante la pandemia. Come descriveresti l'idea di Ac2ality a qualcuno che non ti conosce?
Dico sempre che Ac2ality è nato da una mia necessità personale. Sentivo il bisogno di essere informata, ma i giornali e i media tradizionali mi rendevano tutto troppo difficile. Mi trovavo a dedicare molto tempo alla lettura di un articolo per poi terminarlo con la sensazione di non avere davvero capito. E mi chiedevo perché le cose dovessero essere spiegate così male o perché dovessero essere espresse in maniea così politicizzata. Ecco, se dovessi descrivere a qualcuno l'idea di Ac2ality, direi che "traduce i giornali".
In che modo vi differenziate rispetto alle pubblicazioni e al giornalismo più tradizionali?
È completamente diverso. Siamo state delle pioniere nel fare giornalismo in questo nuovo formato verticale, coinvolgente ed entusiasmante. Ora, tutti lo fanno. Ed è inevitabile. È il modo in cui noi giovani consumiamo le notizie. E se i media tradizionali non si adeguano perderanno l'attenzione dei giovani, ammesso che siano ancora in tempo per recuperarla.
Ac2ality rappresenta la realizzazione di un "sogno nel cassetto" o è più paragonabile a una "piacevole sorpresa" che ha poi influenzato il tuo percorso?
Ac2ality in sé è stata una piacevole sorpresa. Quando abbiamo iniziato non avremmo mai immaginato un tale successo e, come dicevo prima, Ac2ality è nato dalla mia necessità. È altrettanto vero che sono cresciuta con l'esempio di mio padre, un imprenditore che ho sempre ammirato molto. Il mio "sogno nel cassetto" è sempre stato assomigliare un po' a lui… penso che questo mi abbia in qualche modo influenzata.
Il motto di Ac2ality su TikTok è "traduciamo i giornali". Dove pensi che le pubblicazioni tradizionali sbaglino al punto da rendere necessaria una "traduzione"?
Odio la voce passiva, e quando leggo i media tradizionali questo mi irrita parecchio. Mi sembra che scrivano molto ma dicano poco. In altre parole, non vanno mai al sodo. In un mondo in cui tutto sta diventando sempre più veloce e vogliamo tutto “qui e ora” è evidente che qualcosa che non funziona più nei media. Questo non significa che bisogna essere più superficiali con le informazioni, ma bisognerebbe “dire di più con meno”.
D'altra parte, su Instagram il vostro slogan è "notizie in un minuto". Perché puntare così tanto sulla brevità? Avete pianificato di utilizzare anche formati più lunghi in futuro?
Ci sono cose che non possono essere spiegate in un minuto, è vero, ed è per questo che abbiamo aperto il nostro canale YouTube dove i nostri video durano circa 4-5 minuti. Tuttavia, per fortuna o sfortuna, competiamo con l'intrattenimento. Non competiamo nemmeno più con i media tradizionali. E la nostra attenzione sta diminuendo sempre di più. Abbiamo così tanti stimoli intorno a noi che concentrarsi su qualcosa per più di un minuto richiede uno sforzo. Il mondo sta diventando sempre più orientato verso l'istante e per questo che crediamo che il minuto sia oggi il formato giusto.
Dopo migliaia di pubblicazioni, reels e stories, oggi aggregate una comunità di oltre 5 milioni di persone e siete diventati uno dei più grandi media outlet in Europa…
La crescita è stata incredibile. Essendo state delle pioniere, gli algoritmi e i follower ci hanno premiato. Ora, è molto più difficile, la crescita è più lenta e stabile rispetto al passato.
Puoi descrivere il lavoro che c'è dietro ogni contenuto pubblicato e quanto tempo ci vuole per realizzarlo?
È un lavoro complesso. Ora che abbiamo preso il ritmo un contenuto ci può richiedere fino a 3-4 ore. Fare l'analisi, scrivere lo script, fare la montaggio, registrare la voce, parlare davanti alla telecamera... La cosa positiva è che ci sono app che ci aiutano molto, come Capcut, che genera automaticamente i sottotitoli.
Penso che Ac2ality abbia già ricevuto tanti riconoscimenti per la qualità delle informazioni che produce. Produrre contenuti in grado di parlare direttamente a circa 5 milioni di persone è qualcosa che potrebbe fare tremare le gambe ad ogni clic. Come si sviluppa una strategia di connessione con una comunità così ampia?
Uno dei successi di Ac2ality è stato essere nativo dei social media. Alla fine, il linguaggio che utilizziamo è lo stesso delle persone della nostra età, che sono quelle che consumano TikTok. E, cosa più importante, abbiamo il 100% del controllo editoriale. Non c'è nessuno che ci dica cosa dobbiamo pubblicare e cosa no. Inoltre, nel nostro team ci confrontiamo con diverse ideologie e questo può incidere positivamente sulla nostra credibilità rispetto agli altri media.
Per quanto riguarda il linguaggio, come affrontate la sfida di soddisfare le esigenze informative dei giovani?
Nessuno nel nostro team ha più di 26 anni. Penso che questo risponda bene alla tua domanda…
Come sostenete la vostra azienda oggi e come pensate di mantenerla indipendente in futuro?
In questo momento la maggior parte dei nostri introiti proviene dalla pubblicità. Ospitiamo molte campagne pubblicitarie all'interno del nostro canale, ma produciamo anche contenuti per altre marche. Ad esempio, produciamo contenuti per la banca COFIDIS e abbiamo realizzato la campagna di IBERDROLA in TV.
Come avete trovato finanziamenti per la vostra idea imprenditoriale? Avete avuto difficoltà a trovarli? Avete stabilito rapporti con acceleratori e venture capitalist?
Abbiamo iniziato solo con l’aiuto di familiari e amici, ma quando abbiamo intravisto il potenziale di Ac2ality abbiamo cercato alcuni soci e investitori per aiutarci a raggiungerlo. L'anno scorso, ATRESMEDIA ha acquisito una quota significativa della nostra azienda.
Ac2ality è anche una newsletter settimanale molto interessante distribuita tramite Substack. Come sta andando questo progetto editoriale?
Non è la nostra priorità, ma è sempre una buona idea per chi legge la posta ogni giorno! Abbiamo più di 10.000 iscritti.
Ora qualche domanda più personale. Quali sono le tue abitudini, la tua routine mattutina per leggere e informarti? A cosa non rinunceresti mai?
La prima cosa che faccio è aprire Instagram, Twitter e TikTok. Non appena apro i social media, so già cosa sta succedendo nel mondo. Ovviamente seguo tutti gli account di informazione e gli influencer che mi piacciono. Poi, consulto i media internazionali come la BBC o The Guardian e successivamente quelli nazionali come El Mundo o El País. Una volta che ho un'idea precisa sui temi più discussi, scelgo le 5 notizie più importanti. Poi, faccio un riassunto di ciascun argomento in 200 parole ciascuno, leggendo vari articoli da diverse fonti sullo stesso argomento.
Hai esempi di progetti indipendenti e non convenzionali a cui sei appassionato o che segui da vicino?
Mi piacciono molti content creators. Ceciarmy mi piace molto perché affronta temi surreali che non vengono trattati dai media tradizionali, visto che prende la maggior parte delle informazioni dai social media.
Qual è stato il momento più gratificante che hai vissuto fino ad ora nella tua avventura imprenditoriale?
Quando un'azienda quotata in borsa e molto importante in Spagna (ATRESMEDIA) si è avvicinata a noi per trattare.
Qual è l'obiettivo che ti piacerebbe raggiungere nei prossimi due anni?
Mi piacerebbe far crescere Ac2ality ancora di più e sviluppare maggiormente la produzione dei contenuti che una componente molto importante dell’impresa
Quale consiglio daresti alla te stessa del passato?
Mi direi di impegnarmi, di non arrendermi. E di avere pazienza.
Grazie Daniela, è stato un enorme piacere confrontarmi con te. In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti, sono certo ti porteranno nuove grandi soddisfazioni. A presto!
Chiudo con il riepilogo di qualche link:
Ac2ality, il profilo ufficiale si TikTok
Qui invece la pagina Instagram e il profilo Twitter
Mentre qui il canale Youtube e quello su Twitch
E per finire, la newsletter di Ac2ality su Substack
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